
Who pays for diversity? Why Programs Fail at Racial Equity and What to Do about It
Book presentation

Informazioni sul libro
Come le iniziative sulla diversità danneggiano i dipendenti di colore trasformandoli in merce sul posto di lavoro.
I programmi sulla diversità sono sotto attacco. Chi è interessato alla giustizia razziale dovrebbe lottare per mantenerli o potrebbe esserci un'altra strada da seguire? Who Pays for Diversity? rivela i costi che i dipendenti di colore pagano nell'ambito dei programmi attuali, vedendo la loro identità razziale mercificata a vantaggio dei bianchi e delle istituzioni. Oneya Fennell Okuwobi propone modi nuovi e ponderati per riorientare queste iniziative, andare oltre il tokenismo e mettere autenticamente al centro i dipendenti emarginati.
Attingendo alle testimonianze di dipendenti provenienti da tutti i settori lavorativi, dalle aziende alle chiese alle università, Who Pays for Diversity? descrive in dettaglio come l'ottica dei programmi sulla diversità minacci la competenza dei dipendenti, riducendo il loro benessere e la loro produttività sul posto di lavoro. Okuwobi sostiene che i programmi sulla diversità siano stati una costosa deviazione sul percorso verso la giustizia razziale e che per tornare sulla strada giusta siano necessarie soluzioni che garantiscano equità, dignità e autonomia a tutti i dipendenti, invece di difendere lo status quo.
Discussants
Barbara Poggio, Università di Trento
Chair
Chiara Bassetti, Università di Trento
Organizzato da
- ACME - Action, Culture, Meaning and Experience Research Group
- CSG - Centre for Interdisciplinary Gender Studies Research Group