
L’ignoranza è considerabile un motore delle dinamiche storiche, parimenti alla conoscenza? È questa la domanda su cui si articola il ciclo di seminari dottorali multidisciplinari “La scoperta dell'ignoto” nella cornice del Corso di Dottorato in Culture d’Europa. Ambiente, spazi, storie, arti, idee.
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Storici/he e geografi/e si interrogheranno sulla dinamica ignoranza/conoscenza quale fattore geostorico a scala globale, intesa in molteplici accezioni: i tempi di circolazione spaziale delle notizie, le forme di diffusione delle conoscenze geografiche, i modi e le prassi di esplorazione delle terrae incognitae.
Gli interventi affrontano questi nodi in un arco temporale lungo e con casi studio diversificati e in vari contesti. Daniele Tinterri (Università di Padova / Archivio di Stato di Genova) presenta il problema delle forme, dei tempi e delle dinamiche di circolazioni delle notizie e dei saperi mercantili tra Nuovo e Vecchio Mondo nei secoli XV-XVI. Rebekka Dossche (Università di Genova) affronta il tema delle pratiche di produzione cartografica per la conoscenza e la legittimazione del controllo delle aree interne del continente africano nel XIX secolo. Arturo Gallia e Mirko Castaldi (Università Roma Tre) ricostruiscono le pratiche di diffusione del sapere geografico nella manualistica e nella cartografia scolastica del XIX secolo. Marcello Ciola (Università Guglielmo Marconi) presenta le strategie di esplorazione e controllo sviluppate dai coloni dell’America settentrionale.