Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale

Convegno / Congresso
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Logo del Centro di Studi Interdisciplinari di Genere (CSG) dell'Università di Trento
D’amore e di lotta. Disegnare politiche, alleanze e relazioni di genere
Convegno 14-15 febbraio 2025
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Palazzo di Sociologia ,Via Verdi 26, Trento
A pagamento, Selezione
Organizzato da: Centro Studi Interdisciplinari di Genere - CSG
Destinatari: Tutti/e
Referente: Centro di Studi Interdisciplinari di Genere (CSG) - convegno.csg.srs@unitn.it
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Logo del Centro di Studi Interdisciplinari di Genere (CSG) dell'Università di Trento

Il titolo ‘D’amore e di lotta’  fa riferimento a dinamiche su cui il sesto convegno del Centro Studi Interdisciplinari di Genere dell’Università di Trento intende interrogarsi: le teorie e pratiche femministe e transfemministe hanno generato reti e divisioni, affinità e controversie. È proprio all’incrocio di questi percorsi apparentemente distanti che si continuano a disegnare politiche, alleanze e relazioni d’amore e di lotta, finalizzate a promuovere libertà di esistenza e riconoscimento delle identità, demolire oppressioni e smantellare pregiudizi. Amore e lotta, in questo senso, non indicano concetti astratti e inconciliabili ma pratiche di affiliazione, rivendicazione e affermazione, in cui si intersecano generi, corpi, menti, emozioni, pensieri, storie, individui e comunità, sistemi di potere e di contro-potere. 

Il convegno sarà l’occasione per riflettere sulle alleanze che sono state costruite e su quelle che si possono costruire nella dimensione sociale dell’attivismo, in quella culturale delle espressioni artistiche femministe e in quella accademica della ricerca, degli studi femministi e di genere, per realizzare un cambiamento radicale nel nome della giustizia sociale, dei diritti e delle libertà.

In un momento storico di conflitti e di violenza, dove le logiche di potere e di dominio calpestano i diritti umani, le norme e il senso di umanità che la comunità internazionale aveva costruito dopo la seconda guerra mondiale, vogliamo avviare una riflessione circa il contributo degli studi di genere, transfemministi, queer, LGBT+, post-coloniali nel leggere e ridefinire questi scenari di alleanze e di lotte e nel contribuire a un dibattito che vada oltre la riduttiva logica amico vs nemico, sorellanza/ fratellanza vs divisione, amore vs odio.

Il convegno vuole rappresentare un’occasione di dialogo tra pratiche rivoluzionarie e saperi critici quali, ad esempio: gender studies, LGBT+ studies, fat studies, disability studies, femminismo nero, femminismo lesbico, transfemminismo, attivismo queer e antispecismo. L’obiettivo è quello di riflettere su strumenti concettuali, pratiche, approcci teorici e applicativi, rappresentazioni e saperi elaborati nel tempo per costruire politiche, alleanze e relazioni di genere in grado di contrastare le derive anti-democratiche, lo smantellamento dei diritti e l’anti-intellettualismo, nella convinzione che affinare le nostre chiavi di lettura critica sul passato e sul presente sia un passo fondamentale per disegnare le nostre pratiche d’amore e di lotta del futuro. 

Il testo completo della call è disponibile nei documenti allegati. The full text of the call is available in the attached documents.

Parole chiave

Proponiamo di seguito una serie di parole chiave che, ruotando intorno al ‘genere’, possono intersecare prospettive artistiche, culturali, economiche, educative, filosofiche, giuridiche, politologiche, psicologiche, sociologiche e storiche. Sono benvenuti contributi teorici ed empirici, nonché studi di caso e ricerche comparate con differenti metodi di ricerca.

  • (anti)capitalismo
  • (auto)regolamentazione dei corpi
  • (dis)fare il genere e spazi sportivi e di movimento
  • azione e rivoluzione
  • classe e razza/etnia
  • collettività e relazioni
  • controllo dei corpi e delle relazioni
  • divari inter-generazionali
  • economia, lavoro e precarietà
  • educazione sessuale e all’affettività
  • empowerment
  • fascismo e antifascismo
  • femminismi meridionalisti
  • guerra, pace e diritto internazionale
  • intelligenza artificiale, nuove tecnologie e genere
  • libertà, diritti, cittadinanza  
  • linguaggi d’odio e d’amore
  • linguaggio, narrazioni e voci
  • lotta e amore come concetti politici, pratiche sociali e culturali
  • movimenti sociali progressisti e anti-gender
  • nazione e confini
  • nuove forme di intimità, famiglie e (s)famiglie
  • oppressione e (de)regolamentazione dei corpi non-conformi
  • patriarcato e eteronormatività
  • pratiche di cura collettive
  • religioni e politica
  • salute e diritti riproduttivi
  • sessualità, norme ed erotismo
  • solidarietà e alleanze
  • solidarietà inter-specie
  • spazi pubblici e privati
  • spazi pubblici e sicurezza
  • violenza di genere e relazioni di possesso e controllo

Programma

Il programma completo del convegno, in italiano e in inglese, è disponibile nei documenti allegati. 

Keynote speakers

Rachele Borghi

Professora all'Università Sorbona di Parigi, attualmente insegna scienze sociali all’Accademia di Belle Arti di Marsiglia, geografa attivista transfemminista queer. Il suo lavoro si incentra sulla decostruzione delle norme dominanti e sulla contaminazione di spazi attraverso corpi dissidenti e militanti. A partire dal pensiero femminista e decoloniale, cerca di far esplodere i muri dell'università, far circolare persone, saperi, riflessioni, pratiche per sviluppare metodi di pedagogia radicale. Utilizza il suo privilegio di persona-bianca-con-posto-fisso-in-istituzione-accademica per sperimentare pratiche di decolonializzazione della conoscenza e di azione diretta. Grande fan di Monique Wittig e di bell hooks, crede che Guerrigliera si nasca o si diventi. Ha scritto Decolonialità e privilegio per Meltemi (Culture radicali, 2020).

Titolo dell'intervento della sessione plenaria: "E l'utopia è super sexy. Pratiche di tenerezza, complicità e azione (diretta) di una transfemminista universitaria bianca"

Ruba Salih

Ruba Salih e’ professoressa in discipline antropologiche presso l'Università di Bologna. Dopo la Laurea in Scienze Politiche (Universita’ di Bologna) ha conseguito un PhD in Social Anthropology (Sussex University). Fino al 2022 e' stata Full Professor alla School of Oriental and African Studies, University of London. Dal 2007 al 2010 e’ stata Senior Lecturer all’Institute of Arabic and Islamic Studies, University of Exeter. I suoi interessi di ricerca vertono sulla antropologia politica con particolare attenzione a migrazioni e diaspore postcoloniali, rifugiati, violenza e trauma coloniale, genere corpo e memoria. Recentemente si e’ occupata di decolonizzazione del sapere e Antropocene e di politiche di intersezionalita. E' stata membro eletto del direttivo del Arab Council for the Social Sciences e visiting professor presso Brown University, University of Cambridge e Universita’ di Venezia, Ca’ Foscari. Attualmente e' membro del direttivo di Insaniyyat, Society of Palestinian Anthropologists.

Titolo dell'intervento della sessione plenaria: "Remaning Present through Colonial Terror and Genocide. Palestinian Stories of Love and Everyday Reparation"

Andrea Peto

Andrea Peto è professoressa nel Dipartimento di Studi di Genere della Central European University di Vienna, Austria, e Dottoressa in Scienze dell'Accademia Ungherese delle Scienze. Nel 2005 ha ricevuto la Croce di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica d'Ungheria dal Presidente della Repubblica Ungherese e nel 2006 il Premio Bolyai dall'Accademia Ungherese delle Scienze. Nel 2018 le è stato assegnato il Premio Madame de Staël per i Valori Culturali delle Accademie Europee e nel 2022 il Premio per i Diritti Umani dell'Università di Oslo.  È Dottoressa Honoris Causa dell'Università di Södertörn, Stoccolma, Svezia. Insegna corsi su storia sociale e di genere comparata europea, genere e politica, movimenti femminili, metodi qualitativi, storia orale e l'Olocausto. È autrice di 7 monografie, editor di 31 volumi e autrice di 327 articoli e capitoli di libri pubblicati in 24 lingue.   La sua monografia recente è Forgotten Massacre: Budapest 1944 (DeGruyter, 2021) e The Women of the Arrow Cross Party. Invisible Hungarian Perpetrators in the Second World War (Palgrave Macmillan, 2020). Inoltre, ha pubblicato Das Unsagbare erzählen (Wallstein Verlag, 2021). È autrice, insieme a Ildikó Barna, di Political Justice in Budapest after WWII (2015) e co-editor, insieme a Ayşe Gül Altınay, di Gendered Wars, Gendered Memories: Feminist Conversations on War, Genocide and Political Violence (2016). Ha inoltre curato il volume sulla guerra nella serie Interdisciplinary Handbook: Gender (Macmillan, 2017).

Titolo dell'intervento della sessione plenaria: "Academic Freedom and Gender Studies"

Lingue

Italiano e inglese

Sede principale del convegno

L’evento si terrà in presenza presso il Palazzo di Sociologia - Via Verdi 26, Trento. L’organizzazione potrà decidere di programmare una o più sessioni online in modalità sincrona per garantire l’accessibilità a tutte le persone.

Quote di iscrizione

Le quote d’iscrizione sono le seguenti:

  • € 80 : personale accademico strutturato non UniTrento, professioniste e professionisti
  • € 35 : precarie e precari della ricerca
  • gratis : studentesse e studenti, personale UniTrento (strutturato e non strutturato), socie e soci del CSG (con iscrizione attiva a settembre 2024)

La quota di iscrizione include i materiali del convegno, coffee break e pranzo a buffet

La cena sociale avrà luogo la sera di venerdì 14 febbraio in modalità buffet al al costo indicativo di 40 euro a persona (maggiori informazioni saranno disponibili in fase di iscrizione al convegno)

Atti del convegno

È prevista la pubblicazione di una selezione di contributi scientifici in un volume di atti del convegno (open access con ISBN). Dopo il convegno verrà data comunicazione circa i criteri di selezione e redazione.

Comitato scientifico-organizzatore

Luisa Antoniolli, Gabriella Berloffa, Maria Micaela Coppola, Francesca Di Blasio, Alessia Donà, Cecilia Nubola, Maria Paola Paladino, Aurora Perego, Greta Perletti, Barbara Poggio, Carla Maria Reale, Alexander Schuster, Anna Simonati, Alessia Tuselli, Stefania Yapo

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