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I lavori presentati, incentrati su pittura, fotografia, scultura, design, gestione del patrimonio artistico, cultura visuale e nuovi media, invitano a considerare le dinamiche percettive e cognitive in atto in fenomeni estetici e semiotici, con particolare riguardo alle opere d’arte. Il tema della plasticità, le cui origini sono molteplici e rinvenibili in arte, religione, oltre che in fisica dei materiali, è recentemente stato oggetto di studi approfonditi nel campo delle neuroscienze e della filosofia. Contribuendo a riflessioni semiotiche sulle dinamiche dell’apprensione sensoriale e dei processi di significazione, l’attenzione vorrebbe ora portarsi sulle dinamiche inerenti alla plasticità del senso.
Programma provvisorio
ore 14:00
Breve introduzione alla plasticità in estetica e semiotica dell’arte
Stefania Caliandro, Università di Trento e DeScripto, UPHF
Punctum e plasticità del senso: la fotografia come codice dell'identità culturale
Renato Troncon, Design Research Lab, Università di Trento
Il Museo come scena del crimine
Giovanni Sassu, Direttore Musei e culture extraeuropee di Rimini
pausa
16:20
MÂT + X. Dalla filosofia della plasticità all’estetica dei materiali
Alice Iacobone, Vilniaus Universitetas
Il restauro della scultura medievale in età moderna
Laura Cavazzini, Università di Trento
Le plasticità dell’immagine. I filtri di realtà aumentata e i molti sensi del plastico
Ruggero Eugeni, Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano e Brescia
Plastiche del vuoto
Massimo Leone, Università di Torino e ISR-FBK – Trento